Il Governo Pd-M5s sta muovendo i primi passi e in tema di riforma pensioni arrivano anche i “consigli” di Orietta Armiliato, che dalla pagina Facebook del Comitato Opzione donna social, ricordando come Quota 100 non abbia “soddisfatto per nulla i bisogni delle donne lavoratrici”, come del resto risulta evidente dal basso numero di domande giunte dalla platea femminile per accedere a tale misura previdenziale, suggerisce all’esecutivo di “modificare per le donne i requisiti di accesso alla misura, lasciando invariata l’età anagrafica oggi imposta ovvero 62 anni, ma andando a diminuire l’ammontare degli anni di contribuzioni necessari da 38 come da legge vigente, a 35/36 massimo, proprio in funzione dell’evidente difficoltà delle lavoratrici di raggiungere la soglia di versamenti richiesta, in virtù del riconoscimento e della valorizzazione del ‘lavoro di cura’”.