Per farla breve, la nuova maggioranza politica farebbe volentieri un dispetto alla Lega, grande sponsor di quota 100, ma in materia di pensioni è bene essere prudenti.
È dunque necessario che il nuovo governo (se riuscirà a nascere e se sarà vitale) immagini – magari attraverso un confronto con i sindacati – delle vie d’uscita sul piano normativo e si accinga a valutare come gli interventi in tema di pensioni possono essere collocati nel contesto di una manovra per il 2020 che già si sta trascinando una palla al piede di 23 miliardi di incremento dell’Iva, già in vigore dal prossimo 1° gennaio, nonostante che tutti i partiti la presentino come un disastro per l’economia e una sciagura per le famiglie.