Secondo uno studio dell’Istituto Tagliacarne, infatti, soltanto accettando questa doppia sfida le piccole realtà produttive che affollano il Paese potranno sperare di avvicinare la prospettiva delle grandi che nel 70% dei casi confidano di tornare in forma già alla fine del 2022.
Le macchine, le meno e le più sofisticate, sono e saranno ancora manovrate dalle persone che hanno bisogno di acquisire abilità e conoscenze all’altezza dei tempi secondo le attese riflesse nel Piano nazionale di ripresa e resilienza.