Il riscaldamento globale progredisce nella zona artica a ritmi due volte e mezzo superiori a quelli del resto del mondo.
Abbiamo ancora in mente le foto di luglio, di “bagnanti” a caccia di refrigerio sui lembi del ghiaccio Buluus ai margini di Yakutsk, la cittadina più grande al mondo che si erge sul permafrost.
È un’immagine efficace come indicatore del cambiamento climatico ma che non spiega tutte le implicazioni dell’assottigliarsi del permafrost che nei suoi strati intrappola minerali, vegetali e carcasse di animali sciolti permanentemente in esso.