Della foto del bambino mutilato postata da Roberto Saviano sui social colpiscono due cose: Saviano parla di “guerra di Putin”, dunque si riferisce al conflitto iniziato il 24 febbraio 2022 con l’“operazione militare speciale” del leader russo.
Non cercare alibi alla guerra di Putin è il dovere di chi traccia memoria di questo conflitto che si accanisce sui corpi dei civili.