Sono passati dieci anni da quando Rosarno, piccolo centro della Piana di Gioia Tauro, fino ad allora conosciuto solo per gli agrumeti e per la presenza capillare della ndrangheta, é divenuto noto per la cosiddetta "Rivolta di Rosarno" (Leggi anche il reportage dalla tendopoli-lager dei migranti del 13 dicembre 2008).
A dieci anni dalla rivolta di Rosarno e dopo i numerosi protocolli istituzionali rimasti lettera morta, appare quanto mai urgente, necessaria e indifferibile una condanna decisa della piaga dello sfruttamento lavorativo e un impegno concreto e coordinato da parte della politica e di tutte le istituzioni competenti nella direzione del suo superamento e dell'affermazione dei diritti fondamentali ?