“I miei primi 5 giri sono stati assolutamente terribili, ma al dodicesimo passaggio sono immediatamente andato più veloce rispetto a quanto fatto in precedenza in Australia.
Il talento inglese ha avuto modo di provare il simulatore in fabbrica, decisamente più reale delle gare al pc, e dopo un breve periodo di riadattamento sta ritrovando la confidenza con tutte le procedure richieste da una monoposto di Formula 1.