luglio a Milano dallo scrittore Sandro Veronesi all'incontro Le parole della speranza e un omaggio a Fabrizio De Andr?
, e la sua paura viene nutrita, rimpinzata, ingigantita, disinformata, strumentalizzata, sfruttata, e allora odia i negri, i paralitici, i mongoloidi, i subnormali, i musulmani, gli zingari, i froci, le lesbiche, i transessuali, gli intellettuali, e soprattutto odia quelli che vengono da lontano, furiosamente, odia loro e chi li accoglie, ecco, io spero, e lo spero davvero con tutto me stesso, che si accorga, questa gente, di avere torto, e spero che l'asfalto di quegli stradoni lo assorba, quel torto, come assorbe uno sputo, e che quella gente si salvi, e cominci, salva, a salvare il mondo, partendo da questi non-luoghi, e poi via via in tutti gli altri, salvarsi tutti, tutti insieme, salvare tutti, in terra e in mare, dappertutto, risolvendo tutto, salvare e saltare, fino a far vibrare la terra fino a curvare il tempo, saltare cent'anni, come dice la canzone, ?