in questo vuoto di incapaci e di indecisi, Carlo Conti è l’ultima certezza rimasta a Viale Mazzini, prima di rassegnarsi a Pino Insegno.
Per me, l’ho già scritto, è il presentatore ideale della tv del rimpianto, della tv della nostalgia, della tv fossile, di una tv che da tempo ha deciso di non fare più i conti (i Conti?
Forse non molto diverso da quello di Amadeus (ormai alcuni meccanismi di reclutamento sul web si sono capiti) ma con un timbro tutto speciale: