“Stendiamo un velo pietoso sul comportamento del medico curante del giornalista e della Asl Toscana sud-est che, pur essendo consapevoli del fatto che il giornalista non avesse alcun diritto a ricevere il vaccino anti-Covid, hanno creato una corsia preferenziale per un paziente ‘vip’ – commenta il Codacons – Pubblichiamo integralmente il provvedimento del Gip di Arezzo, e speriamo tutti che la dose di vaccino somministrata ad Andrea Scanzi non sia stata sottratta a soggetti che ne avevano effettivamente diritto, arrecando danni alla salute – per esempio – ad un anziano o ad un malato”.