La perdita di posti di lavoro rispetto all’agosto 2019 continua a rimanere consistente, -425mila, corrispondente a quella dei lavoratori a termine, con riflessi pesanti sulla classe di età più giovani under 34, -303mila, per la componente femminile del mercato del lavoro, -274mila, e per i lavoratori autonomi, -135mila.
Tuttavia, è bene ricordare che questi numeri, per la finalità di una corretta analisi dell’andamento del mercato del lavoro, continuano a essere viziati dalla prosecuzione parziale del blocco dei licenziamenti e dall’utilizzo delle casse integrazioni per poco meno di 2 milioni di lavoratori, che producono l’effetto di mantenere sostanzialmente inalterati, o persino di aumentare, il numero dei lavoratori dipendenti a tempo indeterminato, rinviando le potenziali dismissioni ai primi mesi del 2021.