fondo Ue d’emergenza e nuovo programma Bce di acquisto dei debiti nazionali.
Lo scenario economico 2022-24 è preoccupante e richiede interventi rapidi di politica economica e monetaria per evitare una recessione/stagflazione con esiti impoverenti.
il Centro studi di Confindustria stima una crescita del Pil 2022 verso l’1,9%, come caso migliore, e che entro giugno il 50% circa delle aziende italiane dovrà ridurre l’attività, già un terzo di queste avendola ridotta o ridimensionata per costi energetici e dei materiali insostenibili nonché per scarsità varie, spingendo la tendenza verso una recessione nei primi mesi del 2023.