L'attacco descritto richiede accesso fisico o privilegi amministrativi, inoltre impatta secondo l'azienda "solo su determinate APU client ed embedded" rese disponibili sul mercato tra il 2016 e il 2019.
AMD ha reso noto di essere a conoscenza di una nuova ricerca di sicurezza in cui si evidenzia una "potenziale vulnerabilità " nel software AGESA (AMD Generic Encapsulated Software Architecture), ovvero il codice che l'azienda statunitense mette a disposizione dei produttori di schede madre per l'integrazione nella loro infrastruttura UEFI (Unified Extensible Firmware Interface).