Betty Boop, la preferita delle pin-up degli anni Trenta, viene menzionata perché anche i personaggi spettrali del suo cartone animato hanno ispirato il look di questo terrificante assassino che non solo ha creato una nuova generazione di fan dell’horror, ma ha deliziato quelli del passato con i suoi simpatici cenni di genere, l’arguzia acuta e il senso dell’umorismo.
infine, attraverso Scream, nel 1996, giocando con le regole dello slasher e con una ventata d’ironia, per introdurre un misterioso omicida nascosto dietro una maschera ispirata a L’urlo, dipinto espressioniata di Edvard Munch, e trasformarlo in autentica icona pop.