Esempi dal basso, dunque, dalla periferia, di un’estate strana e diversa in cui si sente il desiderio non di istruzioni per l’uso, ma di legami con un fine buono e con un “di più” che faccia ripartire davvero, oltrepassando la nebbia della confusione.
L’iniziativa è il chiaro segnale di un malessere diffuso tra docenti, genitori e personale, rispetto al modo di affrontare la ripresa della scuola a settembre.