Insomma, la scuola non ha bisogno di pacche sulla spalla, ma di una presenza ideale, certa, vera, e di soluzioni ai problemi, prima che una spiegazione o un pacco di soldi.
Azzolina, suo malgrado, però, è figlia di una formazione politica, frutto e, in certa misura, causa di un vuoto educativo–politico, nata col Vaffa Day e giunta in età matura a pensare che la finale di Coppa del Mondo contro il Brasile si possa giocare mettendo in prima squadra non i fuoriclasse, ma i giocatori del Birkirkara, squadra che ebbe ben 29 sconfitte consecutive nel non irresistibile campionato di calcio di Malta.