In questo senso, se sono comprensibili (fino a un certo punto) le prime scelte del nuovo ministro Bianchi, dopo che, come responsabile di una commissione del precedente governo, aveva indicato i criteri per tornare a scuola in presenza, appaiono ancora tutte da interpretare le parole relative ad un prolungamento della didattica nei mesi estivi .
Ora che di nuovo le scuole sono quasi tutte chiuse, causa Covid, e tali resteranno fino alla Pasqua, se non oltre, emergono con ancora più evidenza rispetto al passato i due pilastri che fanno della scuola, appunto, l’elemento costitutivo di un popolo.