si deve cioè indicare con chiarezza ai ragazzi quali sono le loro carenze, e dare loro le conoscenze fondamentali e soprattutto gli strumenti per acquisire quel che manca, e sicuramente non basterebbero alcune settimane in luglio e agosto per recuperare, visto che quasi certamente i bisogni sono molto differenziati.
Nella scuola serve oggi più che mai un approccio metodologico che insegni ai ragazzi più penalizzati come studiare, e valorizzi quei tratti di personalità, come l’autostima e la motivazione, che possono tenerli a scuola.