Ma subentra poi un senso di sorpresa per una scoperta improvvisa, la gratitudine per aver intuito che la nostra miseria non ci definisce, che possiamo ripartire insieme, anche dalle nostre sconfitte, con colleghi e studenti, a porci le grandi domande, che possiamo “alzare lo sguardo”, come scrive Susanna Tamaro nel suo ultimo libro dedicato alla scuola:
Quando mi viene assegnata un’ora di supplenza, in cui gli insegnanti devono sostituire qualche collega assente, solitamente cerco di aprire un varco con la classe, proponendo qualche spunto di dialogo o di riflessione, partendo da testi, filmati o da racconti personali.