Chesterton, ed è iniziata così la scuola.
ci sono ospiti che vivono i loro drammi senza affrontarli, esistenze apparentemente inutili, insulse, e lui, con il suo modo di guardare le cose, con la sua “follia buona”, riesce a cogliere in ogni fatto la novità, il mistero a cui la realtà sensibile rimanda.
Assistendo a ogni ingresso, soffermandomi su ogni loro espressione, reazione, mossa, mi sono sentita travolta da un vento, un vento di “irragionevole felicità”, come dice Chesterton.