Come se il valore primario dell’insegnamento fosse il rispetto della normativa burocratica e non aiutare i giovani a crescere attraverso l’incontro con la cultura, nel suo senso più pieno.
E non dico bravi, ma che almeno siano aperti e disponibili a iniziare il loro percorso professionale lasciandosi interrogare dalle situazioni che incontrano, che abbiano il desiderio di approfondire le proprie conoscenze per diventare più capaci di insegnarle, che riflettano sul senso del fare scuola, il quale va necessariamente al di là delle nozioni da trasmettere;