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30/04/2025 00:15 -
Già intento ad accrescere col mélo introspettivo Le nostre battaglie gli inopinati stilemi connessi all'amara scoperta dell'alterità , riscontrabile nelle incombenze che esulano dall'ordinario come il passaggio dall'ingannevole nido domestico alla dura necessità per un marito abbandonato dalla consorte depressa di dedicare all'incolpevole prole lo stesso tempo riservato alla professione sulla falsariga dell'inobliabile Ted in Kramer contro Kramer, l'ambizioso regista e sceneggiatore belga Guillaume Senez cerca di alzare il tiro imprimendo all'ultima fatica Ritrovarsi a Tokyo, oltre al secco rifiuto del mero spettacolo consolatorio, alieno a ogni opera d'introspezione saldamente ancorata alla realtà scevra di fronzoli od orpelli vari, anche l'indubbio apporto della geografia emozionale.