Non mi piace essere definita ‘artista’, ma bensì un chirurgo dell’anima e raccontastorie.
come sei arrivata a essere definita tale?
I vecchi lavori erano incentrati più sui musicisti e sulla concezione dell’aspetto non umana dei culti e dei sogni che avevo, adesso più sui rapporti tra divinità ed essere umano, l’unica cosa che non è cambiata è che i modelli che uso spesso e volentieri non sono persone prese in giro a caso, ma piuttosto chiedo il permesso agli stessi musicisti e alcuni metallers di diventare parte stessa o protagonisti delle opere in qualche modo connessi dall’attitudine, dal genere musicale oppure dal giorno dell’anno basate sul calendario luni-solare romano.