Che film sia Sir Gawain e il Cavaliere Verde lo si capisce subito, dalle primissime scene, quelle in cui Lowery ostenta camere fisse, contemplazioni, animali, luci naturali, per poi aggiungere subitanee frenesie di movimento, e personaggi dall'aura carica di mistero, liminali con l'ombra, e battute essenziali e spesso sussurrate, con qualche grida estemporana.
Il problema, però, che film come Sir Gawain e il Cavaliere Verde, che sostengono a priori la tesi di un vuoto carico di senso e significato, retto da una dimensione estetica che indubbiamente è curatissima e rafficata, in realtà propongono storie che si esauriscono nella loro superficie, che in quella si sono calcificate, e che risultano purtroppo inerti e vacue.