Le difficoltà politiche legate all’elezione del prossimo presidente della repubblica non sembrano preoccupare più di tanto gli economisti nonostante il recente rialzo dello spread Btp/Bund a quota 130 punti, sui massimi da quando si è insediato il premier Mario Draghi.
“Non vedo un grande aumento dello spread in vista delle elezioni presidenziali in Italia del 24 gennaio, penso che il differenziale resterà più o meno sui livelli attuali” è quanto affermato questa mattina da Sylvain Broyer, capo economista per l’Europa di S&P Global Ratings, nel corso di una conferenza stampa sulle prospettive dell’Italia.