Volete capire meglio il senso, la gravità e la profondità dell’allarme recessione lanciato ieri da Confindustria, la quale ha gramscianamente varcato il Rubicone dell’ottimismo della volontà (o della disperazione, fate voi) per approdare al più sano e consapevole pessimismo della ragione, azzerando le stime del Pil italiano per quest’anno?
E, al di là dell’ironia che uso quando parlo del quotidiano di Confindustria, non pensiate che non ci lavorino bravi giornalisti, gente che di economia e finanza non ci capisce un acca.