E, proprio in quel momento, probabilmente nel bel mezzo di un’estate da pelle d’oca, Mario Draghi avrà il suo alibi per ripartire con gli acquisti.
I tassi non solo resteranno a questo livello per altri sei mesi, rispetto a quanto comunicato solo ad aprile, ma lo faranno “almeno” fino ad allora:
E lo farà, cosa ancora più importante, anche a livello di reinvestimento titoli in detenzione, ovvero ciò che sta permettendo all’Italia di beneficiare di uno spread relativamente basso e stabile, a dispetto di una situazione politica a dir poco traballante e frammentata, conti pubblici in peggioramento e ricette economiche del Governo da manicomio.