Come non riconoscere, infatti, il genio che alberga in chi decide proprio ora – alla vigilia dell’autunno, con le bollette energetiche già alle stelle, Nord Stream 2 appena completato e pronto all’operatività dal 1 ottobre e le riserve di gas europee sotto la media a 5 anni, come mostra il grafico – di aprire un bello scontro frontale con Gazprom (e, quindi, con il Cremlino)?