E il fatto che la Bce sia arrivata a una mossa simile, non a caso bocciata in fase preliminare dalla stessa Commissione Ue, tradisce la sottostante gravità del caso.
Crisi esiziale all’orizzonte, nonostante il mega-piano di bad bank nazionale lanciato proprio dal governo di centrodestra greco?
Ed ecco che, nel tardo pomeriggio di domenica, quasi a rimandare al mittente le richieste di Bonomi e Monti, il premier Giuseppe Conte certificava implicitamente la fine ormai prossima del suo esecutivo e la sua scelta – di carattere prospettico meramente politico-elettorale – di andare incontro alla bella morte, in vista del vertice dei capi di Stato e di governo del 23 aprile.