E sapete perché la Germania sarà costretta, temo, a giocare nel ruolo pesante del guastatore, sia in ambito di Commissione che di Bce?
Attenzione, perché il fatto che Ursula von Der Leyen sia tedesca costringerà poi i falchi di Berlino a un doppio gioco, a una partita su due tavoli.
Davvero, al netto del piano-farsa con neutralità fiscale assoluta presentato dalla Germania come risposta green e mediatica alla necessità di investimento, credete che Berlino accetterà una deriva monetarista che veda non solo istituzionalizzata la politica stimolo ma anche – e soprattutto – totalmente eliminato con essa il concetto stesso di rischio connaturato all’obbligazionario sovrano?