Contemporaneamente, la Fed calcia nuovamente in avanti il barattolo del taper:
Perché far saltare la partenza di dicembre e rinviare il taper anche solo a gennaio significherebbe un ammontare di riduzione mensile ben superiore ai 15 miliardi di dollari, volendo mantenere fede all’obiettivo di chiusura posto attorno alla metà del 2022.
Come conciliare l’attesa di un ulteriore diluvio di liquidità, tale da doverlo parcheggiare alla Fed di New York nell’ordine delle migliaia di miliardi, con il principio implicito di drenaggio dello stesso rappresentato da quel taper che dovrebbe partire da qui a un paio di mesi?