Per mantenere la propria competitività l'Ue dovrà riuscire a mettere in campo un mix di strumenti di politica commerciale, politica di concorrenza e politica industriale.
Paul Krugman ammette in un recente articolo sul New York Times che negli Anni Ottanta lui fu tra coloro che criticarono la politica industriale giapponese, sostenendo che favorire alcuni settori dell'economia alle spese di altri non aiuta la crescita e che il protezionismo è dannoso il commercio mondiale.