Mai, però, tutto questo era stato messo in scena in maniera così profondamente scomoda e angosciante, ma anche irresistibile e appassionante, come in questo nuovo Sto pensando di finirla qui.
Complesso tanto quanto Synecdoche, New York, ma privo di quell'eccesso narcisista di ambizione che lo rendeva ipertrofico e sbilanciato, Sto pensando di finirla qui si avvicina davvero tantissimo a un horror, tanto è spiazzante e scomodo per lo spettatore, e tanto la sua costruzione è quella di un sogno - anzi, di un incubo - lucido.