Una rilettura simile riguardò il sacco di Roma ad opera dei lanzichenecchi, a partire dal 6 maggio del 1527.
Negli ex voto ribaltati, nelle chiese depredate, nelle contrade assalite, in quel maggio del 1527, scopriamo quasi crocianamente un dato immutevole dell’esistere:
Appare perciò strano che il logico e linguista Bertrand Russell assegni, insieme ad altri, la palma di fine del Rinascimento alle sciagurate agitazioni del maggio 1527.