Non serve molto altro per immaginarsi lo sviluppo prevedibile, nel senso sano e nobile del termine, di Sulle ali dell'avventura, un film costruito per famiglie e per i ragazzi, per stimolare la loro crescita rispettosi dell’ambiente, e possibilmente agenti propositivi di cambiamento, prima che l’estinzione non colpisca solo delle oche nella Camargue.
Sulle ali dell’avventura, titolo allo stesso tempo didascalico eppure esaustivo, della nuova storia diretta da Nicolas Vanier, già regista di Belle & Sebastien, ormai padre nobile di un genere in Francia sempre più in salute, capace di parlare un linguaggio semplice eppure traversale e universale, superando i confini nazionali con l’indifferenza con cui le oche imparano la rotta della loro migrazione, dal sud della Francia fino al circolo polare artico norvegese.