Tasse, concordato preventivo più largo. Niente verifiche per quattro milioni di partite Iva

È questo il cuore del «concordato preventivo biennale» approvato definitivamente ieri dal consiglio dei ministri.
Nel biennio di validità dell'accordo con l'Agenzia delle entrate il contribuente sarà al riparo da accertamenti fiscali, salvo per fatti gravi che determinino la decadenza dal regime del concordato preventivo.
Il decreto legislativo, che attua uno dei punti fondamentali della legge delega di riforma del fisco, interessa la platea delle partite Iva soggette agli indici sintetici di affidabilità fiscale (Isa) e quelle che hanno aderito al regime forfettario con la flat tax del 15%.