In questo modo, a Firenze, per esempio, nei periodi di maggior domanda, i tassisti possono svolgere i propri servizi con più flessibilità e l'amministrazione comunale può rilasciare licenze temporanee.
Oltre alla carenza di licenze per soddisfare la domanda di taxi, che genera un numero molto elevato di richieste inevase e tempi di attesa eccessivamente lunghi, l'AGCM aveva puntato il dito pure su di una diffusa inerzia dei Comuni nel richiedere alle cooperative di taxi le informazioni necessarie a verificare l'adeguatezza del servizio, con esiti negativi in termini di rilevazione e correzione tempestiva di eventuali criticità e un'eccessiva rigidità del regime dei turni.