E’ un Evgenij Onegin tormentato e magnificamente umano, quello che il Teatro dell’Opera di Roma ha ospitato dal 18 al 29 febbraio 2020.
Su musiche dell’intramontabile Tchaikovskij, eseguite dall’Orchestra del Teatro dell’Opera diretta dall’illustre maestro statunitense James Conlon, la versione lirica dell’insigne poema di Pushkin ha fatto breccia nella Capitale tornando a coinvolgere il pubblico dopo ben diciannove anni dall’ultima rappresentazione che vide nei panni di Tatjana l’affermata Mirella Freni, scomparsa pochi giorni fa, alla quale è stata meritatamente dedicata la prima assoluta dell’opera.