Di fatto, l’integrazione tra la rete Telecom e quella di Open Fiber farebbe della compagnia una controllata dello stato italiano, essendo la CDP nelle mani del Tesoro per l’83%.
Tenendo conto che l’attuale capitalizzazione in borsa di Telecom sia di 10 miliardi, un’eventuale integrazione con valorizzazione di Open Fiber in area 5 miliardi, assegnerebbe alla CDP un peso superiore al 23%, decisamente avanti al 16% di Vivendi, tenuto conto della quota già detenuta oggi.