Home Recensioni The Black Phone - recensione Quanti Uomini Neri nei vialetti dei sobborghi americani Recensione di Giuliana Molteni Contributor Pubblicato il 12 Giugno 2022 Siamo nel 1978, nei sobborghi di Denver, soliti quartieri di villette di modesto livello, i vialetti a dividere praticelli stentati, cinti da cancellate scrostate.
A sorpresa The Black Phone si rivela un thriller intrigante, mentre mette in scena un "cattivo" davvero inquietante, la cui maschera resterà impressa nella memoria (frutto della creatività del mitico Tom Savini insieme a Jason Baker), un essere dis-umano degno di uno dei migliori Stephen King.