Dopo tutto, se il default venisse dichiarato, i creditori potrebbero rivalersi sulle riserve russe sequestrate in occidente, che Mosca forse farebbe bene a dare per perse perché la loro destinazione, sia pure dopo complesse procedure legali, sembra essere la confisca e l’uso a fini di risarcimento dei danni di guerra all’Ucraina.
A questo punto, visto che stiamo descrivendo un braccio di ferro o meglio un tiro alla fune sulle riserve valutarie, che sono il bottino, resta da capire quanto credibile è la minaccia russa di sospendere le forniture ai paesi europei che non accettassero il giroconto in rubli.