McFarlane guarda la questione da più punti di vista sia da quello degli utenti che potrebbero essere più restie a spendere soldi alla fine dell’emergenza, rinunciando quindi al loro budget per i fumetti in totale o in parte, sia da quello dei negozianti che potrebbe fallire se la distribuzione non verrà ripresa il più velocemente possibile.
McFarlane si scaglia inoltre contro quei negozianti che hanno demonizzato la distribuzione digitale dicendo che i lettori, non quelli casuali, torneranno di sicuro nei negozi magari non compreranno subito i numeri che hanno letto in digitale ma alla fine non sapranno resistere e colmeranno i “buchi” nelle loro collezioni.