Ha affermato che la scrittura di Morrison è «una sfida bellissima e piena di significato alla nostra coscienza e alla nostra immaginazione morale».
Queste parole, così ricche di risonanze contemporanee, Toni Morrison le scrisse alla fine degli anni 60 sul tavolo della sua cucina di madre divorziata di due bambini piccoli.
Morrison si è impegnata dunque meticolosamente, durante il suo quasi ventennale impiego alla Random House, a recuperare le origini del suo popolo valorizzando gli autori afroamericani - tra cui Gayl Jones, Toni Cade Bambara, Angela Davis e Muhammad Alì - ma anche africani, in particolare i nigeriani Chinua Achebe e Wole Soyinka;