Sul caso del TSO a Fano, ovvero del giovane studente diciottenne che, dopo essersi ammanettato al banco in protesta contro l’obbligo di mascherina, è stato sottoposto al trattamento sanitario obbligatorio, si è scritto e ancora si scrive tanto.
Una tempesta mediatica in cui lo stesso ragazzo è passato in secondo piano, coi social pronti a cercare altri bersagli, come il sindaco della cittadina, “colpevole” di aver disposto il TSO stesso.