Sono i numeri dell’Africa.
Sono numeri molto vicini a noi, all’Italia.
Una specie di radicato “colonialismo interiore”, che affonda le sue radici in secoli di storia diventati un inconscio collettivo duro a dissolversi, condanna invece l’Africa a essere vittima di convenzionali semplificazioni.
Basti osservare l’interesse dei giganti d’oriente – la Cina in primis, seguita a ruota dall’India – che mai sono stati così attivi in Africa, con l’intento di imporsi come i suoi nuovi interlocutori privilegiati in campo militare, industriale, commerciale, finanziario e culturale.