In piena crisi finanziaria, tra il 2007 e il 2011, 7 banche di investimento, tra cui l'italiana Unicredit, hanno partecipato, attraverso un gruppo di trader, a un cartello nel mercato primario tramite e secondario dei titoli di Stato europei.
hanno colpito soltanto Nomura, Ubs e Unicredit .
Nel determinare il livello delle ammende, la Commissione ha tenuto conto in particolare del valore delle vendite nel See realizzato dai partecipanti al cartello per i prodotti in questione, del carattere grave dell'infrazione, compreso il fatto che il cartello riguardava un prodotto finanziario denominato in euro sul mercato primario e secondario, della portata geografica dell'infrazione e della durata della partecipazione.