Due Paesi, dunque, destinati a marciare a braccetto nonostante alcune incomprensioni dovute più alla muscolarità della politica che alle convenienze dell’economia se è vero, com’è vero, che la Francia è il secondo partner commerciale dell’Italia dopo la Germania e prima degli Stati Uniti.
Un asse Italia-Francia, insomma, non solo sottrarrebbe la Francia dall’abbraccio mortale con la Germania – capace con la sua forza di attrarre nell’orbita delle sue convenienze il partner più debole -, ma rimetterebbe in gioco l’Italia che nonostante i suoi quarti di nobiltà come Paese fondatore dell’Unione appare negli ultimi tempi decisamente fuori partita.