Alla fine anche il miliardario russo e proprietario del Chelsea, Roman Abramovich, è stato aggiunto alla lista nera, stilata dal governo britannico, dei russi sotto sanzioni ed i cui asset sono, di conseguenza congelati.
Nelle motivazioni indicate all’interno del documento ufficiale c’è un passaggio cruciale che definisce Abramovich “associato a una persona che è o è stata coinvolta nella destabilizzazione dell’Ucraina e nell’indebolimento e minaccia dell’integrità territoriale, sovranità e indipendenza dell’Ucraina, vale a dire Vladimir Putin, con cui Abramovich ha avuto stretti rapporti per decenni.