La Regione Friuli Venezia Giulia attribuisce ai cacciatori un ruolo primario nella gestione degli ungulati considerata la proliferazione di cinghiali e altri mammiferi selvatici e i pochi agenti forestali e venatori che da soli non possono affrontare il problema.
Se adesso a svolgere dette attività possono essere solo le guardie forestali e solo dopo aver sperimentato l’inutilità dei metodi ecologici, non trattandosi di attività venatoria, si vuol concedere a tutti i cacciatori di fare abbattimenti giustificati dai danni all’agricoltura.