La sfida interessante per l’istituzione universitaria, allora, non è tanto preparare i giovani ai lavori del futuro, peraltro sconosciuti, piuttosto fornire loro gli strumenti perché il futuro non li trovi impreparati ad affrontare le immense trasformazioni che si prospettano all’orizzonte.
Se da un lato le università devono colmare questo gap creatosi dalle inevitabili circostanze legate alla pandemia, ideando, creando e potenziando le infrastrutture che aiutino le giovani leve ad orientarsi nel sistema, dall’altro occorre anche, certamente, che le attività di orientamento vengano irrobustite.